Screening per il tumore del collo dell’utero: cos’è, quando farlo e perché è importante

Lo screening per il tumore del collo dell’utero è un importante strumento di prevenzione secondaria che può fare davvero la differenza nella vita di chi ha un utero. Serve per individuare in tempo eventuali alterazioni cellulari causate dal Papilloma virus umano (HPV), prima che possano trasformarsi in lesioni più gravi.

Chi deve fare lo screening e con quale test?

Il tipo di test da fare e la frequenza dipendono dall’età e dalla storia vaccinale:

  • Dai 25 ai 29 anni: viene offerto il Pap test ogni 3 anni.
  • Dai 30 ai 64 anni: viene offerto il test HPV ogni 5 anni.
  • Nate dal 1998 e vaccinate con almeno due dosi di vaccino HPV prima dei 15 anni: iniziano lo screening a 30 anni con test HPV ogni 5 anni.

Il Pap test è un esame citologico che permette di osservare al microscopio eventuali alterazioni cellulari del collo dell’utero. Il test HPV, invece, cerca direttamente la presenza del virus HPV, responsabile di oltre il 95% dei tumori della cervice uterina.

Come si svolge il prelievo?

Il prelievo per Pap test e test HPV è lo stesso: viene raccolto un campione di cellule dal collo dell’utero tramite uno spazzolino delicato, in modo rapido e non doloroso. Se il test HPV risulta positivo, si procede con l’analisi citologica dello stesso campione per valutare se ci sono alterazioni cellulari.

Perché il test HPV è raccomandato dai 30 anni in su?

Nelle persone sotto i 30 anni, l’infezione da HPV è molto comune ma spesso transitoria: circa l’80% delle infezioni regredisce spontaneamente entro 1-2 anni. Per questo motivo, prima dei 30 anni si preferisce usare il Pap test, che individua eventuali alterazioni cellulari causate da un’infezione persistente. Il test HPV in questa fascia d’età comporterebbe un rischio più alto di trattamenti inutili.

Lo screening funziona anche se sono vaccinata?

Sì. Il vaccino protegge da oltre il 70% dei tipi di HPV ad alto rischio, ma non da tutti. Per questo è fondamentale continuare a fare lo screening, anche dopo la vaccinazione, seguendo le modalità indicate in base all’età e al numero di dosi ricevute.

Quando si può smettere di fare lo screening?

Dopo i 64 anni, se lo screening è stato eseguito regolarmente e con esiti negativi, il rischio di sviluppare un tumore del collo dell’utero è molto basso, e si può interrompere. Chi invece non ha mai fatto un Pap test o test HPV dovrebbe farne almeno uno anche oltre i 65 anni.

Se il test HPV è positivo?

Se il test HPV risulta positivo, non significa avere un tumore. Vuol dire che è stata trovata un’infezione da un tipo di HPV ad alto rischio. A quel punto, si esegue la lettura del Pap test sullo stesso campione per valutare la presenza di eventuali lesioni. Ne parlo in modo approfondito qui: Cosa succede se il test HPV è positivo?.

Un messaggio finale

Fare lo screening regolarmente è un gesto di cura verso sé stesse. Ti permette di tenere sotto controllo la tua salute e prevenire il tumore del collo dell’utero in modo semplice ed efficace. Se hai dubbi o domande su quale test fare o quando farlo, rivolgiti con fiducia alla tua ginecologa di riferimento.

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